Gabriella Giuriato

 

 " Questo mare antico - ove posavi lo sguardo, - Parmenide,disegnava ai tuoi occhi - l'arco dell'orizzonte - come splendida sfera. - compatta ed uguale, - dell'essere..."Questi bellissimi versi del poeta Bruno Forte sono perfetti per iniziare il viaggio nel "Mondo di Sfere" di Gabriella Giuriato, artista prescelta dalla nostra Associazione Culturale per aprire la stagione 2008 a Spoleto.

Gabriella Giuriato con le sue conoscenze del collage della cartapesta e della pittura, naturalmente, miscelando le varie tecniche , crea con le sue mani, mosse da profonde reminiscenze della storia dell'arte, oggetti prima di tutto di un fascino particolare di un preziosismo raffinato racchiuso come un gioiello nello scrigno della sfera. La sfera dice Parmenide è l 'essere perfetto, il simbolo dell'infinito , dell'eterno ritorno, ma anche della femminilità e della nascita .quindi della vita stessa. Non è un caso che l'artista sia una donna perchè spesso nelle opere delle artiste si trovano rappresentazioni che comprendono il cerchio o la sfera: questa rotondità, questo ruotare, questo racchiudere e contenere sono così bene aderenti all'universo Femminile che per sua stessa natura si ricollega alla Creazione. La superficie liscia si ricopre d'immagini,si corruga in grinze, si apre improvvisamente in spicchi, scoprendo il suo interno , ancora pieno di colore e pulsante di vita. La vicinanza d'elementi eterogenei nel collage dona, come scrive in catalogo il critico Luciano Caprile, ad ogni composizione un impianto simbolico, surreale o metafisico, evidenziato in qualche occasione, come si nota, da trasparenti citazioni di De Chirico, Carrà, Magritte e Dalì. In questa mostra, Gabriella (oltre a temi collegati al crollo ed alla ricostruzione, agli infiniti mondi dello spazio astrale, alla rinascita dell'uomo,) porta la sua ricerca più attuale  : le labbra turgide della donna schiuse in un alito  di passione in un soffio di vita o in un ultimo respiro? Queste bocche vermiglie, anche erotiche come rose che sbocciano, che ci invitano a penetrarle,( come fa la stessa Artista entrando, aprendo una delle tante sfere su cui esse sono rappresentate ) a cosa ci stanno invitando?...Sulla rivista ARTEin rivista d'informazione delle arti visive la giornalista e critica d'arte Claudia Sugliano scrive "..questi ultimi lavori ,fra cui uno, provocatorio e ammiccante, dominato dal taglio di una grande bocca rossa dimostrano che il mondo delle sfere è ancora tutto da esplorare..." La bocca , sede della parola, del gusto e del sapore, la bocca, che fin dalla prima suzione al seno materno ci dà piacere, che con la sua mobilità, attraverso i piegamenti delle labbra, ci permette di comunicare sentimenti, emozioni , anche senza parlare, che già come "apertura" richiama immagini erotiche , la bocca insomma ha una infinita serie di valenze che possono suggerire, sia alla artista sia a chi guarda le sue opere, sensazioni e pensieri forti e complessi .Coraggiosamente  Gabriella  sfida i facili collegamenti ad immagini pubbilcitarie ma anzi, come gli artisti della pop-art, ne estrae tutto il significato abusato e consumistico, per farne anche un simbolo della realtà del nostro tempo. Usa quasi come un logo questa immagine che da sacra sede del Verbo, si è trasformata , gonfia di silicone e materiali vari, in un'evidenziata, autonoma parte del nostro corpo, decaduta da parte di un tutto, ridotto a puro oggetto in vendita.