Illusione come verità.: Questo paradosso si può proporre se si considera l'illusione come una delle tante realtà sfuggenti ed inafferrabile della vita. Immagini e traguardi che si spostano allontanandosi e sfumano perchè tutti i nostri desideri, una volta realizzati, raggiunti, non sono più gli stessi ma ci appaiono diversi, mutati.
ANNAMARIA POLIDORI gioca con le ombre colorate e sollecita,valendosi della trasparenza del materiale usato ,il metacrilato,suggestioni,ricordi di sole ,nuvole, vento, onde...
L'apparizione di ologrammi inseriti nelle sue opere crea inoltre intuizioni di spazi cosmici ,astrali. Trasferisce in tecniche e materiali industriali gli sfumati contorni di un sogno per trattenere nella sua ricerca la tenace rincorsa dell'illusione o forse della verità del vivere!
Il perspex si piega arrendevole sotto le sue mani e si arricchisce di colori liquidi,trasparenti che proiettano sulle pareti ombre, fantasmi, colorati; l'artista coniuga materiali leggeri con cemento, colate di bronzo ,pietre ottenendo comunque opere leggere che si librano nello spazio.
Ultimamente la sua ricerca è incentrata sulla scultura della pietra leccese ,che ha sempre permesso agli artisti l'intaglio e la ricchezza della lavorazione nello splendido stile barocco, così Annamaria Polidori usa la pietra per renderla leggera ,librarla nello spazio in forme che si torcano a suo piacimento come prima il metacrilato, pronte a guizzare a suo piacimento con lo scatto che vuole imprimere alla durezza e pesantezza della pietra.
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